Ortopedico Sabatino Carianni
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Casistica chirurgica - attività chirurgica
Ad oggi contiamo più 15.000 interventi chirurgici, quale primo operatore. Di cui:
- 4.810 impianti di protesi di spalla, anca e ginocchio;
- 180 asportazione di ernie del disco, di cui due percutanee con il laser;
- 152 stabilizzazione e fusione posteriore a “tre colonne” del rachide lombo-sacrale;
- 218 cifoplastiche a carico del rachide dorsale e lombare;
- 8 trapianti di condrociti autologhi al ginocchio;
- 125 sintesi mininvasiva (con sistema a palloncino) di frattura di calcagno (tecnica personale);
- oltre a quelli di traumatologia degli arti e del bacino.
Formazione professionale e relazioni congressuali
Il prof. Sabatino Carianni si perfeziona in Ortopedia e Traumatologia con il Prof. J. M.
Vilarrubias, Direttore dell’ Istituto Universitario Dexeus e dell’
I.C.AT.M.E. (Istituto Catalano di Traumatologia e Medicina dello
Sport) in Barcellona (Spagna), dal 1975 al 1979.
Dall’ anno accademico 2000-2001 insegna, per cinque anni,
quale Professore a contratto, presso l’ università degli Studi di
Palermo, METODOLOGIA DELL’ EDUCAZIONE MOTORIA, nel Corso di
Laurea in Scienze della Formazione.
Insegna per 11 anni (dal 1983 al 1993) ORTOPEDIA e
TRAUMATOLOGIA alla scuola per infermieri professionali presso l’
ospedale di Sant’Agata di Militello (ME).
Partecipa a numerosissimi congressi, meeting e corsi di
aggiornamento professionali, in Italia ed all’ estero, relazionando in
importanti Istituzioni Scientifiche, quali:
– The Multicentral Clinical Study di Munsigen-Bern (Svizzera), il 17
Gennaio 1995;
– American Accademy of Orthopaedic Surgeons di Atalanta
(Georgia), il 24 Febbraio 1996, ove presenta una tecnica personale
innovativa sulla “non protesizzazione della rotula, nell’ impianto di
protesi totale di ginocchio”;
– Northwestern Memorial Hopital Chicago (Illinois), il 26 Febbraio
1996.
E’ relatore, inoltre, al
– Congresso SIOT di Milano, il 14 Settembre 1996 “Nostra
esperienza di sei anni di impianto delle protesi da revisione di
Wagner”;
– Congresso SOTIMI di Napoli, il 27 Febbraio 1999 “Nostra
esperienza sulle protesi monocompartimentali del ginocchio”;
– Congresso nazionale OTODI di Catania, il 22 Giugno 2000 “Le
revisioni di protesi di anca”;
– International Meeting in Orthopaedic Anaesthesia di Vieste del
Gargano (Foggia), il 25 Settembre 2002 “Quando la revisione della
protesi di anca”;
– III° Convegno Internazionale “Le nuove frontiere” di Roma, quale
opinion laeder nell’ incontro socratico sulle protesi
monocompartimentali di ginocchio, il 22 Maggio 2003;
– IV° Convegno Internazionale “La mininvasività: dove siamo, dove
stiamo andando” di Roma, quale opinion laeder nell’ incontro
socratico sulle protesi monocompartimentali di ginocchio, il 13
Maggio 2005.
– Congresso SIOT di Roma il 22 Novembre del 2010 “Trattamento
chirurgico mininvasivo delle fratture di calcagno”.
Pubblicazione scientifica sulla rivista internazionale “MCO Orthopaedic Medicine and Surgery” (n. 2 May/June 2014), in lingua inglese.
Pubblicazioni scientifiche mediche
– Trattamento chirurgico del ginocchio varo artrosico (1985);
– Trattamento chirurgico delle lesioni del L.C.A. del ginocchio
(1985);
– La non protesizzazione della rotula, nell’ impianto di protesi totale
di ginocchio (1996);
– Nostra esperienza di sei anni di impianto delle protesi da revisione
di Wagner (1996);
– Protesi monocompartimentale del ginocchio, tecnica operatoria
(1996);
– Stelo protesico di anca “Logica CS”, tecnica operatoria (2003);
– Le fratture di calcagno: nostra esperienza con tecnica
sperimentale (2014).
Brevetti
- Nel 1996 idea e sperimenta una
nuova protesi monocompartimentale
di ginocchio, prodotta in Svizzera.
dall’INTRAPLANT di Zurigo, che la stessa ditta
brevetta con valenza
internazionale. La protesi si chiama compartimentale perchè ripara il danno di un compartimento del ginocchio, interno ed esterno.
Viene applicata ai pazienti relativamente giovani, ancora non in età avanzata ( non superiore ai 65 anni), nei quali altri trattamenti sono di scarso risultato, ma ancora (appunto per l’età) da non impiantare una protesi totale.
- Nel 2003 idea e sperimenta un nuovo stelo protesico di anca,
denominato “CS”, prodotto dalla LIMA CORPORATE di Villanova
(in Provincia di Udine), che lo brevetta con brevetto
internazionale.
Tale stelo ha una caratteristica che lo rende unico, vale a dire ha delle “alette” prossimali, che permettono di avere una maggiore aderenza nelle rotazioni e quindi consentire un carico precoce.
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